Per tutti i giorni della mia vita di Abbie Greaves | Recensione di Deborah

 

Non è la scatola di pillole vuota accanto a lei a rivelare la situazione. Nemmeno il bicchiere d’acqua rovesciato, e neppure gli avanzi di verdura disseminati attorno ai suoi polsi. È il dolore nel petto di lui. È il tappeto che gli viene strappato da sotto i piedi, i muri che cedono, il soffitto che crolla: qualsiasi orribile analogia infrastrutturale che si sviluppa via via che si rende conto di quello che Maggie ha fatto.

 

Editore: Garzanti Libri
Data di uscita:  11 giugno 2020
Pagine: 288
Prezzo: 17.90 €

Il silenzio può essere più forte di mille bugie. È per questo che Frank un giorno, senza preavviso, decide di smettere di parlare alla moglie Margot. La ama da quarant’anni, ogni istante più del primo. Insieme sono tutto, e da sempre sono convinti che l’amore sia sufficiente. Ma arriva il momento in cui non è più così: Frank continua a condividere con Margot il momento della cena, si sveglia nello stesso letto, ma nemmeno il più piccolo sussurro esce dalla sua bocca. Con gli occhi le fa capire che il sentimento non è mutato, ma null’altro. La donna non ha idea di quale possa essere il motivo di quel cambiamento e ogni sua richiesta di spiegazioni cade inesorabilmente nel vuoto. Per questo Margot decide di fare qualcosa di altrettanto estremo: prende delle pillole. Troppe pillole. In quel preciso momento Frank capisce che non può perderla, che non esistono bugie tanto gravi da allontanarlo da lei per sempre. Perché anche nel matrimonio più sincero e più solido ci sono delle ombre, delle verità che, per proteggere l’altro, si è deciso di tacere. Quando si pronuncia quella fatidica promessa si crede davvero che essa sia forte a sufficienza da superare qualunque cosa. Ma ogni giorno è una nuova sfida. Ogni passo verso una nuova famiglia da creare è un salto nel vuoto. Ogni progetto condiviso è un azzardo. In nome di quell’amore si può sbagliare. Perché nulla più dell’amore ci fa fallire nel tentativo di fare la cosa giusta.

 

Per tutti i giorni della mia vita è l’esordio letterario di Abbie Graves, una storia dolce, tenera ma allo stesso tempo amara e malinconica. È la storia di un amore che dura e si evolve da quarant’anni lungo il tortuoso percorso della vita, tra gioie, dolori e questioni silenti, cose non dette che diventano sempre più dense, spesse e presenti. Abbie Graves ci racconta di Margot e Frank, di come le loro vite sono cadute nel baratro per poi, forse, riemergere.

 

Non potevo dirle quel che dovevo, non se significava che mi avrebbe lasciato. Ogni giorno in cui non sono riuscito a parlarle, in quel silenzio, ho vissuto con lo stesso senso di colpa, la stessa cocente vergogna. Mi soffocavo da solo, ma in un certo senso qualsiasi cosa era meglio del pensiero di raccontare a Maggie ciò che avevo fatto e di perderla per sempre.

 

A prima vista sono stata veramente colpita dalla trama di Per tutti i giorni della mia vita, l’idea del silenzio improvviso dopo quarant’anni di matrimonio mi ha subito incuriosita e affascinata, avevo proprio voglia d’immergermi in questa storia familiare e scoprire cosa può spingere un uomo ad agire in questo modo bizzarro. Una curiosità, l’autrice in una piccola intervista alla fine del romanzo condivide con noi lettori l’origine di questa idea, è nata grazie alla scoperta della notizia di un uomo in Giappone che da ben venti anni non parla più alla moglie. Il silenzio è il fattore chiave di questo romanzo; il non detto, il vuoto, la solitudine, l’introversione, i segreti mantenuti per proteggere le persone amate che premono, schiacciano e distruggono. Infondo è sempre così, pensiamo che tenerci dentro problemi e questioni spinose possa evitare un’ipotetica sofferenza alle persone care, in pratica però questo silenzio inevitabilmente finisce per ferirci e ferire. La verità può assumere un aspetto spaventoso e angosciante ma infondo è il modo migliore per proteggere le persone amate. Come? Donando la possibilità di conoscere fino infondo una situazione, di potersi esprimere e ragionare, di riflettere e partorire le proprie idee; aprirsi, mettere a nudo sé stessi e i propri errori può essere spaventoso ma ci impedisce di cadere nella menzogna e trascinare verso questo fondo fangoso la persona amata. Così è stato per Maggie e Frank; se ci fosse stata più trasparenza, più dialogo e più coraggio forse non avrebbe preso vita una serie di eventi che hanno rischiato di separare la coppia, per sempre.

 

 

Abbie Graves con una voce dolce, tenera, soave e malinconica ricostruisce la vita di Maggie e Frank, l’amore, le gioie e le difficoltà di una vita insieme. Lo stile di scrittura dell’autrice mi è piaciuto molto, ha saputo come incuriosire il lettore aggiungendo qualche “nota stonata” a una vicenda normale, una vita comune, quasi banale, come può essere un matrimonio tra persone anonime. Rendere curiosa e affascinante la normalità è un talento, mi piace in modo particolare fermarmi e arrivare a questa conclusione di fronte a un romanzo familiare, per me significa che l’autore/autrice ha fatto centro. Adoro i romanzi familiari che mettono sotto i riflettori le piccole cose, aiutano a capire che non bisogna essere per forza fuori dal comune per essere speciali e vivere vite speciali. Nel loro percorso Maggie e Frank si sono rivelati l’uno la parte migliore dell’altro, a prima vista hanno vissuto una vita anonima ma la hanno resa speciale e meravigliosa grazie al loro immenso amore. Abbie Graves ci racconta l’amore: i sussurri, le risate, la complicità, le goffaggini, gli incidenti, i piccoli gesti e tutto ciò che concorre a dar forma a questa sfera. Maggie e Frank sono marito e moglie da quarant’anni, giorno dopo giorno hanno costruito il proprio equilibrio basandolo sull’affetto e sui sentimenti, l’amore è sempre stata la loro ricchezza primaria. Un amore sempre più forte, tanto che è impossibile immaginare Frank senza Maggie e viceversa. Improvvisamente però un giorno qualcosa spinge Frank a non parlare più con la moglie. Frank rimane un marito affettuoso, premuroso che continua ad amare Maggie più del giorno precedente, ma dalla sua bocca non esce più alcun suono nonostante le richieste di spiegazioni, le proteste e le lacrime della moglie.

 

La mia inesperienza sarebbe saltata all’occhio? Ti avrebbe scoraggiata? No, niente di tutto questo. Solo te, me e i nostri corpi, abbandonati l’uni all’altra, con la travolgente consapevolezza chem malgrado tutte le deviazioni prese dalla giornata, eravamo capitati nel posto giusto e con la persona giusta.

 

Capiamo che nelle vite di Maggie e Frank è successo qualcosa, un qualcosa d’importante e devastante da spingere l’uomo a tacere. Maggie non si arrende, capisce il suo Frank, lo aspetta, gli dà tempo. Scopriremo che il tempo sono sei lunghi mesi di vuoto, silenzio e solitudine a seguito dei quali Maggie decide di mollare e prende delle pillole, tante, troppe pillole che la riducono in fin di vita. Mentre la vita di Maggie è appesa a un filo, Frank capisce di aver sbagliato tutto, di nuovo; capisce che non può assolutamente perdere la donna che ama più della sua stessa vita. Nella prima parte del romanzo sarà Frank il narratore, ripercorrerà i tratti salienti della loro storia d’amore nell’intento di far capire a Maggie che è sempre stata la cosa più importante della sua vita e non la ha mai abbandonata, nemmeno in quei mesi di silenzio, nemmeno adesso in un letto di ospedale. La voce di Frank è tenera e straziante, una corsa contro il tempo per non lasciare andare la sua Maggie, non senza averle detto tutta la verità. La seconda parte del romanzo invece è narrata da Maggie, la donna attraverso una manciata di lettere lasciate all’uomo che ama gli confida finalmente i suoi segreti, i desideri più cupi e profondi, i pensieri logoranti e l’immenso amore

Per tutti i giorni delle mia vita è un romanzo dolce, toccante e originale, Abbie Graves ci narra una storia d’amore ancora forte e salda dopo una vita intera insieme, l’autrice ha saputo emozionare i suoi lettori e farli affezionare ai protagonisti. Abbie Graves è un’autrice che sicuramente terrò d’occhio!

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Garzanti Libri per la copia omaggio

 

 

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